“Quando abbiamo iniziato a pensare a ‘Nessuno escluso’ nella nostra città, oltre all’emozione, c’è stata la paura di non essere abbastanza bravi, rapidi, organizzati.
Il tempo che avrei messo a disposizione sarebbe stato sufficiente? Sarei stata empatica durante le telefonate? Avrei individuato nella maniera corretta le persone che avrebbero avuto maggiormente bisogno?
Questi pensieri mi frullavano in testa senza sosta, fino al momento in cui mi sono alzata le maniche, e le parole hanno lasciato il posto ai sorrisi, ai ‘grazie per quello che fate’, all’amore e alla comprensione, agli sguardi alcune volte sfuggenti e timidi, altre volte induriti da una quotidianità in cui forse non c’è spazio per una lacrima o per una gioia.
Fare il mio pezzettino, non solo consegnando un pacco, ma soprattutto aspettando e accogliendo, ha fatto in modo che spazzassi via tutti i dubbi e le insicurezze e che coltivassi solo l’amore per l’altro.”
Mariachiara, volontaria del gruppo Emergency di Catanzaro.
