24 Luglio 2021 – Diario di Nessuno Escluso

Sono entrata a far parte di Emergency perché sentivo il bisogno di impegnarmi concretamente e dare il mio piccolo contributo alla società. Fin da subito, il progetto Nessuno Escluso mi ha dato la possibilità di incontrare i beneficiari ogni sabato mattina, riempiendomi il cuore di gioia. Quella piccola azione, che può sembrare semplice come consegnare un pacco neanche troppo pesante, racchiude invece la consapevolezza di poter diminuire, seppur in minima parte, le preoccupazioni di intere famiglie. Ormai i beneficiari conoscono anche me che sono “l’ultima arrivata” ed io conosco loro: c’è la bambina imbronciata che ogni sabato preferirebbe dormire piuttosto che accompagnare la madre, e invece il bambino che arriva ridendo e correndo; il signore che va di fretta perché deve fare altre commissioni e la signora che invece si ferma a parlare e ringraziarci. Incontro sempre un ragazzo, sui diciotto anni, è sempre gentile e allegro e spesso ci ritroviamo a parlare per qualche minuto; ogni volta mi ritrovo a pensare che il sabato mattina lui avrebbe tutto il diritto di avere le futili preoccupazioni che ha la maggior parte dei suoi coetanei e non quella di dover andare a prendere un pacco alimentare. Ecco: quella piccola azione che può sembrare semplice come consegnare un pacco neanche troppo pesante è essenziale, non fosse per altro che permettere a questo ragazzo, e ai bambini e alle bambine e a tutte le persone che incontro ogni sabato di poter avere una preoccupazione in meno e potersi dedicare a qualcosa che li possa far stare bene. La pandemia di Covid-19 ci ha fatto capire che tutti possiamo trovarci in situazioni di fragilità e vulnerabilità, e che dovremmo fare la nostra parte, fare la differenza, partecipare al bene comune, per permettere a tutti di avere le stesse possibilità.Emergency è la dimostrazione di come questa differenza sia possibile.

Michela, volontaria del gruppo Catanzaro